ENGLISH VERSION AT THE BOTTOM!

Porto di Dar es Salaam, 31 luglio 2013. Assieme agli amici di casa CO.P.E. e a Francesco, Ufficiale della Marina Italiana a bordo della Nave Zeffiro.
Quando, circa un mesetto fa, ho trovato nella casella di posta elettronica una mail dalla marina militare, ho subito pensato di aver combinato qualche casino e di essere nei guai. Con un certo timore ho aperto la mail e iniziato a leggere… Dopo poco ho capito che non si trattava di nulla di grave, anzi di una cosa molto bella. Francesco Liuzzi, ufficiale della Marina Militare, assieme ad altri ragazzi imbarcati da mesi sulla nave italiana Zeffiro per partecipare ad una missione internazionale di controllo antipirateria nell’oceano indiano, mi ha scritto dopo aver letto l’articolo sulla Gazzetta del 13 giugno, dove si parlava del progetto dell’hockey qui in Tanzania. Durante un turno di guardia di notte, in navigazione nell’Oceano Indiano, Francesco si è trovato a leggere l’articolo e si è appasionato all’idea, al progetto, al sogno, decidendo di contribuire alla causa. E ha trasmesso il suo entusiasmo anche aai ragazzi della sua squadra, tanto che nel giro di poco tempo sono riusciti a raccogliere un pò si soldini.
La nave è sbarcata a Dar es Salaam il 31 luglio 2013 per un paio di giorni, giusto il tempo di fare rifornimento di alcuni viveri e altro materiale, e poi in partenza di nuovo verso la prossima destinazione, le Seychelle. Francesco e i ragazzi dell’equipaggio mi hanno invitato a bordo della loro nave per conoscerci e scambiarci un pò di racconti sulla vita degli italiani all’estero. Assieme ad Alice, Daniel e Valentina, gli amici di casa CO.P.E., siamo saliti su un bajaji, siamo arrivati al porto e ci ha accolti Francesco. Finalmente, dopo molti scambi di mail, ci siamo conosciuti! Subito ci ha portato all’interno della nave e ci ha fatto conoscere i ragazzi e le ragazze dell’equipaggio, siamo scesi nei locali delle macchine (un casino di bottoni e luci!), ci ha fatto visitare le varie postazioni, ci ha spiegato il loro lavoro e la loro vita. Fin da subito ci siamo sentiti a casa, tutti veramente sono stati cordalissimi con noi, ci hanno persin offerto la pizza (che è un rito a bordo!!). Quello stesso giorno stavano aspettando la visita dell’ambasciatore italiano in Tanzania, per cui c’era un pò di fermento per l’evento…
“La vita in mare non è facile, stiamo via per 5-6 mesi molto spesso, senza tornare a casa. Sono molti anni che viaggiamo in tutto il mondo, a volte è difficile perchè lo stress è molto e non abbiamo svaghi. L’unico collegamento che abbiamo con l’Italia sono i giornali. Ed è lì che abbiamo letto quello che stai facendo e ci è piaciuta l’idea, per questo abbiamo deciso di darti una piccola mano. In ogni posto dove sbarchiamo, siamo sempre curiosi di incontrare altri italiani all’estero e capire quello che fanno, come vivono, il perchè sono andati via dall’Italia. Siamo curiosi delle loro storie. Quando abbiamo letto la tua storia, volevamo incontrarti”.
E così che ho, abbiamo, conosciuto i ragazzi della Marina Militare della nave Zeffiro. Nella sala mensa hanno appeso l’articolo della Gazzetta, quando l’ho visto mi son venute le lacrime agli occhi. La sensazione che ho avuto è stata fiducia. Fiducia che c’è così tanto spazio per i sentimenti e le emozioni belle, per la condivisione e la fratellanza, da poter rendere i sogni realtà.
Semplicemente, grazie ai ragazzi della Zeffiro.
Come si dice in questi casi?…in bocca al lupo?
o forse è più appropriato… in c…o alla balena!!!
ENGLISH VERSION:
It was about a month ago that I found in my mailbox an email sent from the navy, I thought I just messed up something, or got in trouble as usual 😉 but as I started reading it I actually realized it was nothing bad, but.. something really good. A Navy officer, Francesco Liuzzi, sailed a few months ago onboard of the Italian ship Zeffiro for an international mission in the Indian ocean, he wrote me after reading the article published on the Italian newspaper La Gazzetta dello Sport about our hockey project here in Tanzania. During a night shift he read it and became enthusiast about the idea, this crazy dream, and decided to contribute to the cause. He shared his enthusiasm with his colleagues, and in a short time they were able to raise some money to support us.
The ship docked in Dar es Salaam on July the 31st for a couple of days, just to re-stock provisions before sailing for the next stop. Francesco and his colleagues invited us onboard and we had a chance to share a few tales and stories on Italians abroad. Together with Alice, Daniel and Valentina, my mates at Cope House here in Dar, we took the bajaji and got to the harbor to meet Francesco. Finally after a lot of emails we got to know each other! We were welcomed onboard by the men and women of the crew, we toured the ship and the engine room, buttons and control lights everywhere! They explained us their job and told us something about sailor’s life. We felt home, they were so kind, and we also had a pizza!!. The ambassador was expected onboard on the same day, so there was a lot of excitement on the ship..
“Sealife’s not easy, we spend a lot of months away from home. We’ve been sailing for years around the world, and sometimes it’s quite difficult, with stress and no recreation. Our link with Italy are just the newspapers; that’s where we read about your project, we liked the idea and we decided to give it our little support. We’re always curious about knowing the lives of Italians abroad, in the countries we visit, and when we read your story we just wanted to meet you!”.
That’s how we meet the crew of the Italian ship Zeffiro. They had the newspaper article on the board in the canteen, and when I saw it I was really with tears in my eyes. I had this feeling of trust and confidence, confidence that there’s a lot of room for positive feelings in people’s hearts, those kind of feelings that help dreams to become reality.
Just.. Thanks guys
Should I just wish you.. good luck?
Or maybe it’s more appropriate.. in c..o alla balena (just google it..)!! J
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